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ZINEDINE ZIDANE

ZINEDINE ZIDANE

Come un ballerino classico Zidane danzava in campo. Roteando su se stesso con funamboliche piroette. Con la leggerezza di chi conduce il suo corpo nel vuoto. E con la palla che lo seguiva obbediente sul piede. Come fossero un unico corpo, il piede e la palla.

Movimenti leggeri che il giovane Zidane aveva imparato in strada. Dove tutto è concesso. Dove vale il fallaccio e il dribbling reiterato. Dove le partite non finiscono mai perché si arriva sempre a fare a botte. Perché Zidane è nato nella periferia di Marsiglia. Lì dove il calcio è quello di strada. In quegli angusti spazi dove la tecnica si raffina per necessità.

E dalla strada aveva ereditato la rabbia. Che esplodeva improvvisa in accessi di ira. Con quelle testate che diverranno proverbiali. Che caratterizzeranno due mondiali. L’ultima a sconsacrare il suo ritiro. Con la coppa del mondo che lo guardava mentre imboccava, mesto, le scale dello spogliatoio.

Illuminava il campo Zinedine. Sempre lì in quella zona di nessuno tra il centrocampo e l’attacco. Interpretando in chiave moderna il ruolo deputato alla fantasia. Con quel piede prensile capace di stoppare una palla che arrivava dal cielo. Come a quietare il suo movimento incessante. E con quel corpo che si muoveva ondivago fintando una direzione per poi, improvviso, prenderne un’altra.

E in questo ridondare di bellezza, comunque sempre utile. Mai fine a se stesso. Ma elemento essenziale per dar vita a quel miracolo chiamato gioco di squadra. In una difficile sintesi tra la fantasia e l’efficacia. Per questo rivoluzionario.

È stato interprete di un calcio estetico Zidane. Descrivendo una rara commistione tra arte e pallone. Come solo pochi giocatori nella storia sono riusciti a realizzare. Producendo un sospiro godurioso ad ogni suo tocco nello spettatore rapito.

Adesso non danza più per il campo ma si accomoda in panchina. Ad insegnare calcio, lui che il calcio lo ha appreso dalla strada e dal suo innato talento. Ed è quasi straniante vederlo fermo mentre impartisce ordini.

Per noi abituati a vederlo volteggiare per il campo. Quando Zinedine Zidane danzava.

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