LA FATAL VERONA
Si dice che la storia non si ripeta mai due volte. Però talvolta accade che il destino si ripresenti con le stesse modalità. Come se il fato si divertisse a giocare con gli eventi. 1973… LA FATAL VERONA
Si dice che la storia non si ripeta mai due volte. Però talvolta accade che il destino si ripresenti con le stesse modalità. Come se il fato si divertisse a giocare con gli eventi. 1973… LA FATAL VERONA
Anno di grazia 1984. La serie A è La Mecca del calcio. I migliori arrivano tutti qui. Arriva Maradona, Rummenigge, Socrates. IL campionato più bello del mondo lo chiamano. E in mezzo a tanta opulenza… IL VERONA DELLO SCUDETTO 1984-85
Come la squadra fosse un corpo. E loro i cervelli. Che guidano e direzionano. Rallentano e accelerano. Dirigono quella macchina con la sapienza dell’esperienza e la lungimiranza del visionario. Lì nel mezzo a raccogliere i… MATTEOLI E DI GENNARO CERVELLI A CENTROCAMPO
Quando ero piccolo andavamo in vacanza in Trentino. I miei amavano la montagna e le lunghe passeggiate. Io ero contento perché adoravo arrivare per primo in vetta e precedere tutta la comitiva. Io che venivo… IL RITIRO ESTIVO
Avevo 7 anni. Ero da mia nonna. I “miei” mi aveva lasciato lì perché dovevano andare a vedere una partita importante con gli amici. Una partita impossibile mi aveva detto mio padre. Contro i maestri… PAOLO ROSSI OVVERO COME MI INNAMORAI DEL PALLONE
Muscoli che bucano il terreno al loro incedere. Zolle che volano sotto gli scarpini. Polpacci della durezza del granito ad imprimere potenza alla loro corsa. E quello sguardo freddo e serioso da far venire timore… BRIEGEL E BREHME; TERZINACCI VENUTI DALLA GERMANIA
Il Barone non si alzava mai dalla panchina. Non sbraitava sulla linea laterale. Non inveiva contro giocatori svogliati. Rimaneva seduto. Mantenendo il self-control. E mostrando quell’eleganza e quella signorilità che da calciatore lo facevano il… NILS LIEDHOLM
Sotto la curva. Come un normale giocatore. Ad esultare senza freni. Spinto solo da una passione irrefrenabile. Fregandosene di convenzioni e perbenismo. E irridendo il volto compassato di chi, serafico, guarda al calcio con la… ALBERTO MALESANI
Sei famoso adesso. Ti pagano bene per quello che fai. Ché alla fine non puoi neanche chiamarlo lavoro. Era il gioco che facevi da bambino. Così pensi alle tue radici. Alla tua storia. E alla… OSVALDO BAGNOLI
Ricordate quando da bambini andavate in porta, perché non c’era un portiere titolare e si faceva a turno? 10 minuti l’uno. La squadra avversaria fraseggiava e arrivava al limite. E dalla fascia arrivava l’assist per… CLAUDIO GARELLA