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IL RITIRO ESTIVO

IL RITIRO ESTIVO

Quando ero piccolo andavamo in vacanza in Trentino. I miei amavano la montagna e le lunghe passeggiate. Io ero contento perché adoravo arrivare per primo in vetta e precedere tutta la comitiva. Io che venivo dal mare.

Ma adoravo quelle vacanze per un altro motivo. Potevamo visitare le squadre in ritiro.

Tutto il territorio del Trentino era invaso da squadre di calcio. Che si dividevano le località più famose. Pinzolo, Predazzo, Vipiteno, Moena.

E io, prima di partire, compravo la Gazzetta e creavo la mia mappa. Una mappa dettagliata con luoghi e amichevoli.

E così una volta sul posto, cominciava il tour.

Sono stato al ritiro del Verona, del Napoli, della Roma, del Bari, della Fiorentina, dell’Inter. Sempre ad osservare i campioni che faticavano tra lunghe sedute atletiche.

E alla fine dell’allenamento mi precipitavo per raccogliere le firme e fare le foto. Ho foto con Galderisi, Caniggia, Joao Paulo, Ancelotti, De Napoli. E una volta mi capitò tra le vie di Madonna di Campiglio di incontrare il mio idolo Antognoni.

E poi avevo un quaderno che aggiornavo ogni anno con le firme dei calciatori. Quaderno smarrito in uno dei tanti traslochi.

Ma quello che mi piaceva di più era l’amichevole con la Rappresentativa locale. Con la squadra del paese o della Valle. Le guardavo con la remota speranza che la piccola squadretta di impiegati e operai potesse vincere contro lo squadrone. Ma finiva sempre 17-0. Tra la mia delusione.

Quant’era bello viaggiare tra i ritiri estivi.