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Wembley

Wembley

Cosa c’è di più arcaico del calciare qualcosa quando si frappone sul tuo cammino? Il più naturale e spontaneo degli sport voleva il suo luogo. E lo voleva proprio lì dove questo istinto è diventato un gioco.

Lì dove è nato il Football si decise nel 1923 di erigere un tempio. Uno stadio che fosse la celebrazione del pallone. Non dedicato ad una squadra di Club ma lo stadio delle finali e dell’Inghilterra. Un luogo dove venisse onorato il rito. Che fosse lo stadio di tutti, che non avesse colori tranne quelli di Sua Maestà.

Perché quello doveva essere il luogo delle ubriacanti vittorie. E delle sconfitte che ti lasciano un groppo alla gola, che vorresti piangere per liberatene ma ti portano a terra senza respiro. Con la sola voglia che tutto passi.

Il luogo della sentenza insanabile.

Ci sono posti dove riposano le origini. Dove l’idea diventa realtà tanto da rappresentare un simbolo.

Quel posto si chiama Wembley, lo stadio dei sogni.

Le foto del nuovo Wembley sono di Giovanni Arbuffi che ringraziamo per la sua squisita disponibilità.