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RENATO PORTALUPPI

RENATO PORTALUPPI

Se volete informazioni su Renato Portaluppi dovreste chiedere ai gestori dei night che vanno da Fregene ai Parioli. D’altronde lui, sin dal principio, era stato chiaro quando al suo arrivo disse “Più che i difensori, di me dovranno preoccuparsi soprattutto le loro mogli”.

Brasiliano di Guaporè sbarcò in Italia nell’estate del 1988, portandosi dietro le speranze di una rinascita giallorossa. Acquistato per 3 miliardi dal Flamengo, arrivò con in dote un curriculum che vantava una Libertadores e una Intercontinentale vinta con una sua doppietta.

“Questo è il campione che ci riporterà ai fasti dell’inizio degli anni 80” si sussurrava tra i vicoli di Trastevere.

Calzettoni abbassati, zazzera da contrabbandiere pugliese di sigarette, di lui si ricordano la lentezza estenuante e quei dribbling in giravolta in cui riusciva a raggirare anche se stesso; o meglio solo se stesso.

Protagonista indiscusso della movida romana, riuscì a litigare con tutta la squadra che non ne ha mai compreso il genio per malcovata invidia.

Chiuse il campionato con uno score di 0 gol in 23 partite e ripartì per il Brasile fra i pianti dei gestori dei locali romani.

Renato Portaluppi ovvero la più bella collezione di mutande di Roma e provincia

P.S. Si dice che ultimamente abbia messo la testa a posto e che sia diventato un ottimo allenatore vincendo con il Gremio la Coppa Libertadores.