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L’ASTA DEL FANTACALCIO

L’ASTA DEL FANTACALCIO

“Ok ci si vede alle 19. Mi raccomando puntuali che finiamo a mezzanotte che domani si lavora.”

Questa è l’indicazione che tutti sembrano raccogliere, ma arrivate alle 20 si presentano solo quelli che della puntualità fanno una religione. C’è chi è ancora all’Auchan a comprare le birre e ne prende due casse che potrebbero non bastare; chi le pizze dalla pizzeria che conosce solo lui che si trova a 10 km di distanza e chi semplicemente fa ritardo e si presenta alle 21 dicendo “Ma non si era detto alle 21?”

Si comincia ripetendo sempre le stesse regole ogni anno. Ma c’è sempre il contestatore che le vorrebbe cambiare perché nel fantacalcio che faceva 20 anni fa con i compagni di scuola lo faceva così; inevitabilmente perde perché il fantacalcio è un covo di conservatori.

Si annunciano i nomi delle squadre, nomi in cui l’ambiguità la fa da padrona. Di solito c’è un riferimento poco velato al sesso in chiave calcistica, tipo Porcellona o F.C. Scopenaghen

Verso le 22 si comincia a chiamare i giocatori,per ruolo. Prima i portieri, poi i difensori, in ultimo gli attaccanti, quelli che contano. Tanti giocatori… troppi.

Descrizione del tavolo da fantacalcio:

C’è il METODICO che si è fatto un budget preciso e spende tot per i difensori, tot per i centrocampisti, tot per gli attaccanti. Non sfora, è fedele alla sua linea.

C’è poi il TECNICO che elargisce le sue perle da grande conoscitore di calcio nazionale e internazionale e ad ogni chiamata ci propina il suo commento tecnico-tattico.

C’è il BRACCINO che spende poco. E tu pensi che voglia conservarseli per gli attaccanti e invece è accorto anche su quelli. Alla fine gli avanzano 100 crediti ma lui è soddisfatto così perché ha portato il bilancio in attivo.

C’è il MOLESTO che fa continuamente battute ed urla, soprattutto quando è in corso l’asta,e tu non comprendi le chiamate cosìcché scambi Muldur per Under e lo acquisti a 40.

C’è il TALENT SCOUT che nomina giocatori che conosce solo lui che nel campionato bielorusso hanno fatto 12 gol.

C’è poi lo STRATEGA che prende tutto a 1 perché deve prendere Cristiano Ronaldo a 200.

C’è Il BUONTEMPONE che, quando è il suo momento, con un lampo di genialità, chiama Paolo Rossi, Falcao o il sempreverde Dario Hubner.

E infine, immancabile c’è l’UBRIACO. Di solito lo stesso che ha portato le birre. Parte scandendo i nomi dei calciatori con dizione corretta e arriva biascicando nomi a casaccio e insultando tutti perché gli fregano i giocatori.

In questo tourbillon di nomi ed insulti si fanno le 3 e si arriva alla fine con insopportabile cefalea e acidità di stomaco.

Si ringrazia ordinatamente il padrone di casa che il giorno seguente avrà un esposto dall’amministratore e si procede mesti verso le auto che domani si lavora. Calcio Graffiti