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GOL DI FILIPPO INZAGHI

GOL DI FILIPPO INZAGHI

22 Giugno 2006 Amburgo

86’ Italia-Repubblica Ceca

Mondiali- Partita di girone

Il mondiale capita una volta nella vita. Soprattutto per uno come Barone. Discreto giocatore che bazzica la provincia. Piedi dignitosi ma non eccelsi. Ottimo senso tattico. Insomma, uno che piace agli allenatori. Infatti, Lippi se lo porta in Germania.

Barone è uno che non stuzzica l’immaginario collettivo. A meno che non segni un gol al mondiale. La porta di accesso agli almanacchi. Un timbro su una carriera. La parte più fulgida di una vita dedicata al pallone.

Sono gli ultimi minuti della partita. L’Italia vince 1-0. Così la Repubblica Ceca si riversa in attacco. Difensori compresi. Tanto da lasciare praterie non popolate.

E cosa c’è di meglio per un italiano che campo da sfruttare per un contropiede? Da sempre il nostro marchio nazionale insieme alla pizza e gli spaghetti.

Così si invola verso la porta avversaria Pippo Inzaghi. Senza che nessuno lo ostacoli. Una cavalcata verso Cech incontrastata. Ma ad accompagnarlo in questa volata c’è Simone Barone. Che lo affianca come un fido scudiero. Sostenendo con la sola presenza il suo incedere.

Due contro uno. Ché si potrebbe giocare al torello e fare divertire il pubblico pagante. Così Barone aspetta al suo fianco. Pronto ad entrare nel libro di storia del calcio. Guarda e spera. E lo pregusta quel gol pensando già all’esultanza. Alle dediche. Alle interviste.

E invece Pippo valorosamente decide di affrontare, solo, due metri di uomo. Con un’apertura di braccia che solo volesse potrebbe spiccare il volo. E lo salta. E poi con facilità insacca. Per poi dar sfogo alla sua esultanza scatenata che al mondiale decuplica d’intensità.

Un elogio dell’ingordigia. Una rappresentazione plastica del rapporto sessuale tra il centravanti e il gol.

E in tutto questo Barone esulta insieme a Pippo.

Ignaro del fatto che rimarrà per sempre l’uomo che non segnò ai mondiali.