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FINALMENTE SI RECUPERA

FINALMENTE SI RECUPERA

La novità di questi mondiali. Recuperi infiniti. Anche 15 minuti per tempo. Come giocare dei supplementari ogni partita.

A guardare bene però, nonostante i maxi-recuperi, il tempo effettivo di gioco rimane intorno ai 55 minuti. Perché il calcio sta cambiando velocemente.

A partire dal Var che interrompe le partite anche per parecchi minuti per vivisezionare i falli.

Proseguendo per la tattica. Con giocatori a cui si chiedono continui scatti per il pressing e le transizioni. Tanto che il calcio sembra ormai un continuo stop and go. Una gara di 400metri. A differenza del passo cadenzato del calcio che fu. Più simile allora ad una gara di mezzofondo.

Pertanto, per l’esiguità dello spazio di gioco e per la velocità i falli proliferano. E la continua interruzione accorcia le partite.

Ora, finalmente si è voluto intervenire per riportare le partite ad un minutaggio accettabile. Quello che però va evitata è la discrezionalità. Non può essere il giudizio dell’arbitro di campo a stabilire il recupero. Bisogna restituire oggettività al tempo. Per cui, questo deve essere un naturale passaggio al tempo effettivo. La più imparziale delle soluzioni.

E magari un giorno riusciremo a vedere partite senza quelle insopportabili perdite di tempo. Giocatori che si rotolano per terra per un pizzicotto. Calciatori svenuti come fossero stati punti da un serpente a sonagli. Falli laterali la cui preparazione dura due minuti. Portieri che si sistemano calzettoni, mutande, scarpini e poi la riga a lato.

Non siamo bacchettoni. Amiamo anche il gesto furbo, l’atto ribaldo, la truffa ben congegnata. Ma non il malcostume che diventa regola. L’antisportività che diventa consuetudine.

Per cui ben venga che finalmente si recuperi…